Vi piace cucinare e desiderate fare un salto di qualità tra i fornelli? Una delle abilità da affinare è senza dubbio legata all’uso dei coloranti naturali, cioè di origine vegetale. I coloranti alimentari, infatti, sono sostanze che modificano il colore di un alimento (o di una bevanda), rendendolo più attraente e appetitoso. Esistono coloranti di origine naturale, estratti da piante, frutti, spezie e alghe, e coloranti di origine sintetica, ottenuti per via chimica. Quelli naturali sono da preferire, in quanto non hanno effetti nocivi sulla salute e rispettano la natura.
Tra i coloranti naturali più usati in cucina ci sono la barbabietola, lo zafferano e l’alga spirulina. La barbabietola è una radice di colore rosso-violaceo, ricca di pigmenti chiamati betalaine. Il colorante rosso di barbabietola si ottiene mediante spremitura o estrazione con acqua dalle radici tagliate. Ha un sapore deciso e una buona stabilità al calore, ma tende a sbiadire alla luce. Si usa per colorare gelati, yogurt, bevande, chips e salse. Ad esempio, si può aggiungere del succo di barbabietola al risotto per ottenere un piatto originale, come nella ricetta che stiamo per proporvi.
Stesso discorso per lo zafferano, che ha un aroma intenso, una buona resistenza al calore e al pH. Si usa per tingere di giallo risotti, pasta, pane, dolci e formaggi, come scoprirete navigando su questo sito.
Infine c’è l’alga spirulina, di colore verde-azzurro, ricca di pigmenti chiamati ficocianine. Il colorante naturale si ottiene essiccando l’alga e poi polverizzandola o estraendola con acqua. Ha un sapore neutro o leggermente salato e una buona stabilità al calore e al pH. Si usa per colorare gelati, yogurt, bevande, dolci e salse. Per il verde, in molti casi, andranno bene anche gli spinaci o gli asparagi.